I maggiori benefici attesi, macroscopicamente, sono:
- Migliorare l’efficienza dei servizi socio-sanitari erogati;
- Sperimentare nuove forme di servizi di tipo domiciliare e/o personalizzato attraverso nuove modalità di erogazione;
- Territorializzare e realizzare una nuova domiciliarità dei servizi socio-sanitari nell’ottica della maggiore e migliore distribuzione degli stessi;
- Assicurare la raggiungibilità del maggior numero possibile di destinatari finali target;
- Diminuire le necessità di mobilità di alcuni specifici target della popolazione con difficoltà motorie (anziani, diversamente abili);
- Contribuire, quindi, a diminuire le cause di inquinamento urbano;
- Mettere in campo effettive azioni di inclusione sociale dei differenti target svantaggiati di popolazione;
- Realizzare la decongestione in termini di mobilità e sovraffollamento di uffici e gabinetti medico-sanitari;
- Rendere capillare la diffusione di tali servizi, attraverso l’uso di tecnologie che permetteranno di raggiungere anche le fasce di popolazione allocate in ambiti territoriali periferici e/o distanti dai centri urbani (intero ambito del PIST n. 4 costituito da 23 Comuni);
- Ottimizzare i costi di implementazione ed erogazione di tali servizi, con diminuzione dei costi per risorse umane e con possibilità di riallocazione dei diversi budget annuali a seguito delle economie conseguite;
Destinatari del servizio
I destinatari dei servizi implementabili dal progetto sono sostanzialmente costituiti dai seguenti target: anziani, malati, diversamente abili (tutti quali destinatari direttamente coinvolti).
I rapporti con tali target di popolazione risultano già essere, in qualche modo, attivi, da parte degli operatori del D6, in quanto destinatari dei servizi definiti attraverso il PdZ 2010-2012.